FLASH MOB NAPOLI: IL 7 GIUGNO PER GIULIA
ADGI aderisce all’iniziativa promossa dalla Consulta regionale della Campania per la condizione della donna e chiede a tutte le socie delle 28 sezioni sul territorio nazionale di unirsi simbolicamente al flash mob di Napoli.
Mercoledì 7 giugno alle 17 si terrà a Napoli un flashmob in Piazza Plebiscito di fronte la Prefettura «perché questa mattanza non può passare sotto silenzio, perché lo Stato deve mettere in campo tutte le azioni possibili di prevenzione e sostegno, per esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia di Giulia».
Così dichiara al Mattino la presidente della Consulta regionale per la condizione della donna, Ilaria Perrelli.
«Giulia è l’ennesima vittima di femminicidio e conferma che la violenza contro le donne è un problema culturale, che richiede un cambiamento profondo, ed è una responsabilità sociale. Dal 25 novembre ad oggi non ci siamo mai fermate e abbiamo promosso la campagna di sensibilizzazione del Posto Occupato con tante iniziative nei Comuni e nelle scuole. Ma non basta. Ora è giunto il momento di far sentire ancora più forte la nostra voce, per Giulia, per il suo bambino, per tutte le donne violate e uccise, perché nessuno più dica che si tratta di un raptus o che litigavano, perché le donne possano essere davvero libere.
Rivolgiamo un sentito appello – sottolinea Perrelli – ad essere promotori con noi a tutti e tutte, dalle forze sociali e politiche, alle associazioni, al mondo femminile e femminista, per fare rete contro la violenza. Facciamo agire la forza delle donne»,
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Chiedono un impegno maggiore alla politica contro la violenza sulle donne le attiviste di “Non una di meno” e delle altre associazioni che a Napoli hanno organizzato un flash mob in onore di Giulia Tramontano. La giovane donna incinta di sette mesi assassinata con efferata violenza dal compagno Alessandro Impagnatiello. Un omicidio che ha sconvolto l’intero Paese, non solo le Comunità di Sant’Antimo in provincia di Napoli dove la donna era nata e Senago nel Milanese dove risiedeva. Davanti alla sede dell’Università orientale, la reazione spontanea contro l’ennesimo femminicidio.