CONGRESSO NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE DONNE GIURISTE ITALIA
INDIRIZZO DI SALUTO DEL MINISTRO NORDIO
Porgo il mio saluto cordiale alla Presidente Avv. Irma Conti, alle Autorità, ai relatori ed ai partecipanti tutti all’importante congresso nazionale ADGI, avente ad oggetto quest’anno “L’incidenza del ruolo delle professioni legali sull’economia, sulla società e sullo stato di diritto nella trasversalità delle politiche di genere”.
Doveri istituzionali non mi consentono di essere con voi e partecipare all’apertura dei lavori, nondimeno desidero raggiungervi con parole di plauso per l’impegno che l’associazione Donne Giuriste Italia profonde nell’intraprendere percorsi di politiche di genere volti a realizzare le pari opportunità tra professioniste e professionisti nel mondo del lavoro e nella società.
Un impegno che abbraccio convintamente, consapevole di quanto incidano fasi di vita, condizioni ambientali ed anche culturali, nel percorso professionale delle donne, sovente lasciate sole a farsi carico di famiglie, magari con bambini piccoli e genitori anziani cui prestare cura e assistenza.
Nella nostra azione di governo, nel più ampio quadro dell’attuazione del principio costituzionale di eguaglianza che costituisce al tempo un valore fondante dell’Unione Europea ai sensi dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali, abbiamo il dovere di promuovere azioni positive per favorire l’accesso e la permanenza nel mondo del lavoro, misure che consentano la conciliazione tra sfera privata e professionale e la partecipazione alla vita della collettività, garantendo il raggiungimento delle stesse condizioni che vedono la presenza maschile ancora oggi predominante, sia in termini di ruolo che di retribuzione, rispetto a quella femminile.
Un target che deve costituire per noi un tassello fondamentale nella costruzione di una cultura del rispetto, il primo presidio nella prevenzione di fenomeni odiosi di controllo, finanche economico e finanziario, di discriminazione e di violenza di genere.
Le azioni che stiamo compiendo in queste direzioni sono significative, dalla legislazione contro la violenza sulle donne, supportata anche dall’aumento dei fondi per il finanziamento del piano anti-violenza e dal cosiddetto “reddito di libertà”, un contributo economico per le donne vittime di violenza, alle numerose attività di sensibilizzazione; grazie al supporto di politiche concrete messe in atto dal nostro governo, stiamo promuovendo l’occupazione femminile con l’introduzione del codice di autodisciplina per le imprese e, inoltre, sempre più organizzazioni pubbliche, insieme alle private, oggi conseguono la certificazione della parità di genere.
Non dimentichiamo che questo è anche uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, che intende promuovere l’uguaglianza di genere con leggi che garantiscono la parità in ogni declinazione sociale, lavorativa ed economica, e con azioni di contrasto alla violenza.
È noto come le disparità di genere costituiscano uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica ed alla lotta contro la povertà; la valorizzazione dell’apporto delle donne, invero, non solo contribuisce allo sviluppo di una collettività ma accresce il progresso della stessa umanità.
Le donne sono strutturalmente più forti rispetto agli uomini, e ciò si manifesta specialmente nelle professioni come quella forense, fortemente vocata a una funzione sociale e per questo modello di riferimento cui attingere a beneficio della società.
Voi, donne giuriste, siete sentinelle attente e preziose nel cogliere le tante quotidiane criticità, nell’offrire soluzioni perché si azzerino le condizioni di sfruttamento e diseguaglianza, e perché si migliorino le condizioni di vita e di lavoro non solo delle donne, ma anche di tutti i cittadini.
Ogni apporto, dal mondo istituzionale, accademico, economico, imprenditoriale, delle associazioni, può e deve aggiungere un tassello di rilievo per intensificare una politica sana ed una legislazione applicabile per la promozione della parità di genere.
In questo, noi siamo al vostro fianco, e non faremo mancare il nostro concreto supporto con risposte adeguate alle tante difficoltà che saprete rappresentarci.
Vi saluto, dunque, con i miei migliori auguri di buon lavoro, e colgo l’occasione per esprimere il mio sincero e ammirato ringraziamento a tutte le donne che ogni giorno si battono per la loro libertà e indipendenza, si fanno carico di pesi inimmaginabili e si reinventano con infinite risorse. Grazie a voi donne per fare la differenza nella società.”
Roma, 28 ottobre 2024
Carlo Nordio