ADN KRONOS 8-8-2020

ADN KRONOS 8-8-2020
Pubblicato il: 08/08/2020 18:14

Csm, Irma Conti (Adgi): “Passo avanti su parità ma recepire richiesta Area su secondo turno”

(di Roberta Lanzara) “Oggi plaudiamo ad un altro passo in avanti nel percorso sulla parità di genere“. Lo afferma Irma Conti, cavaliere della Repubblica per la lotta alla violenza sulle donne e consigliere dell’Ordine degli avvocati di Roma, che, intervenendo sull’ipotesi di riforma delle norme sulle elezioni del Consiglio superiore della magistratura, rileva: “La segnalazione di Area sul secondo turno va tuttavia recepita o il rischio è che tutti i collegi uninominali siano assegnati a candidati di un solo genere“.

“Nel testo – spiega la giurista – è stato affrontato doverosamente il tema della equa rappresentanza, poiché nonostante la presenza in Magistratura sia a vantaggio delle donne, le cariche ed i rappresentati non rispecchiano tale realtà nonostante la notevole preparazione e abnegazione delle magistrate”.

 

“Tuttavia – rimarca – vi è ancora un vulnus da colmare: perché in relazione alla sostanziale modifica che prevede che in luogo del sistema maggioritario articolato su tre collegi unici nazionali a base uninominale, si adotti un sistema maggioritario a doppio turno, l’introduzione del voto a preferenza multipla, purché di genere diverso ed alternato ‘è funzionale solo nel primo turno ed improduttivo nel secondo perché potrebbero essere assegnati tutti i collegi uninominali a candidati di un solo genere’, come commenta Area”.

“Sono certa che la segnalazione di Area sarà recepita vista la volontà di rispettare l’equa rappresentanza – afferma Conti – L’augurio è che la corsa per la parità non si fermi e che si punti al 50%, non limitando incomprensibilmente al 40% come in molti provvedimenti il rispetto del genere, perché solo quando la logica matematica dell’uno/a vale uno/a troverà applicazione, l’uguaglianza sarà realmente raggiunta e la società sarà nettamente migliore sotto il profilo sociale ed economico”.

Quindi Conti, che è anche presidente dell’Associazione giuriste d’Italia (Adgi), nell’offrire il contributo dell’Associazione all’applicazione del diritto ricorda: “Se la recente attualità pandemica ha mostrato la insufficiente valutazione dell’apporto delle donne che ancora affligge il nostro Paese, sia per la gestione dell’emergenza e sia per la organizzazione della ripresa, il mio appello è che non si fermi e sia concreta e reale l’evoluzione sulla parità di genere perché la riorganizzazione ‘da ed oltre’ il Covid non può partire senza di noi, in ogni ambito”.